Scritto da Michael Connelly (2002).
NB: Questa è una recensione che avevo scritto molti anni fa, per un blog dedicato ma che ho piacere di riportare in modo che non vada persa.
1 gennaio. Il detective Harry Bosh sta svolgendo lavoro di routine quando gli viene segnalato il ritrovamento di un'osso apparentemente umano. Pensando al solito errore si reca poco convinto sul luogo del ritrovamento.
Qui riaffiorano invece le ossa di un bambino, ucciso brutalemnte vent'anni prima e Bosh sente che deve assolutamente scoprire l'assassino. Riportando alla luce storie ormai vecchie e dimenticate riesce a scoprire l'identità del bambino e a ricostruirne la difficile vita.
Dopo una serie di indizi contraddittori e lottando anche contro la stessa polizia, il detective riesce alla fine a scoprire la verità. Non senza diversi colpi di scena e pagandone in prima persona un caro prezzo.
E' il primo romanzo che leggo di Connelly ma mi ha fatto una buona impressione. Una storia originale e dove fin quasi alla fine non si riesce a farsi un'idea su quale possa essere la verità. Sicuramente leggero altri gialli di questo autore. La sua fama, a mio avviso, è giustificata.