Scritto da Jorge Volpi.
NB: Questa è una recensione che avevo scritto molti anni fa, per un blog dedicato ma che ho piacere di riportare in modo che non vada persa.
1946. La guerra è appena finita quando F.P. Bacon, un giovane fisico arruolate nell'esercito americano, riceve l'incarico di scoprire l'identita di "Klingsor".
Tutto ciò che sa è che "Klingsor" era il nome in codice dello scienziato che ha diretto le ricerche nucleari del Terzo Reich.Ma chi era in realtà Klingsor? Un fisico? Un gruppo di scienziati? Lo stesso hitler? O più semplicemente Klingsor non è mai esistito?
Per rispondere a queste domande Bacon si reca in Germania dove viene messo in contatto con il professor Gustav Links, un matematico che afferma di aver partecipato al fallito attentato a Hitler del 1944. Con il suo aiuto Bacon ricostruisce lo scenario della ricerca scientifica in Europa durante la guerra entrando in contatto con fisici e matematici di fama mondiale quali Einstein, Von Neumann, Bohr, Heisenber, Schrodinger.
Ma per Bacon non sarà facile districarsi fra le reticenze e le ambiguità di un mondo che, in nome di un ideale scientifico, ha avuto varie complicità con il nazismo. Niente è quel che sembra. E la verità non è più un valore assoluto, ma una decisione da prendere in un universo dominato dall'incertezza.
Un romanzo non facile ma appassionante, che porta il lettore nel cuore della scienza del XX secolo, introducendo con semplicità concetti quali "relatività", "indeterminazione", "causalità" e le basi della fiscia quantistica.
Una perfetta fusione di scienza, storia e politica che porta il lettore in un mondo i cui contorni sfumano quanto più si penetra in esso. E dove la realtà diventa comegli sceinziati dell'epoca l'hanno descritta: amigua ed impossibile da determinare in modo univoco.